Gestire l'urostomia
Umberto Bellocchio, Coordinatore percorso uro-ginecologia dell’Istituto Nazionale dei Tumori Pascale di Napoli, risponde alle domande frequenti sulla gestione dell’urostomia
Il confezionamento dell'urostomia consente il deflusso dell'urina dall'organismo, dopo la rimozione di una parte del tratto urinario a causa di un tumore o di un trauma. L'urostomia non permette il controllo della fuoriuscita delle urine, pertanto è necessario l'utilizzo di un dispositivo di raccolta. Tutte le sacche per urostomia sono dotate di un rubinetto di scarico per consentire lo svuotamento del contenuto della sacca, più volte al giorno. Esistono tre tipi di urostomia:
· Condotto ileale. In questo tipo di intervento una porzione dell’intestino tenue viene recisa chirurgicamente, suturata ad una estremità e utilizzata come nuovo raccoglitore per le urine o "vescica". I due ureteri (condotti) che trasportano l'urina dai reni sono quindi collegati a questa nuova vescica la cui parte terminale viene fatta fuoriuscire attraverso la parete addominale, a creare lo stoma.
· Ureterostomia. In questo caso, uno o entrambi gli ureteri (tubi delle urine) vengono reindirizzati dal rene attraverso la parete addominale per formare uno stoma
· Nefrostomia da catetere per via percutanea
Mantenere integra la cute peristomale
Le urine sono particolarmente aggressive sulla cute peristomale, che deve essere protetta a dovere. Per questo è importante scegliere il sistema di raccolta più adatto alle esigenze della persona stomizzata ed effettuare con cura l’igiene della stomia (il cosiddetto “stomacare”). In merito al dispositivo, è importante che offra al paziente comfort e discrezione, consentendogli di tornare a dedicarsi in serenità a tutte le attività della vita quotidiana, senza temere che possa notarsi al di sotto degli indumenti. La scelta di un sistema a due pezzi o monopezzo dipende dal tipo di stomia, dalla conformazione addominale e dallo stile di vita del paziente. In linea generale, la scelta di un sistema monopezzo è più indicata laddove il paziente conduca una vita attiva, in quanto più semplice da utilizzare. Per mantenere integra la cute è bene effettuare l’igiene con acqua e sapone con lo stesso PH della cute (5.5). Tra gli accessori da utilizzare, indubbiamente il rimuovi adesivo: è un alleato prezioso, perché consente di evitare lesioni “da strappo”. Altrettanto utile, l’utilizzo del film protettivo, che crea una barriera trasparente dal contatto con gli effluenti. Qualora la cute fosse irritata o presentasse delle alterazioni, è bene rivolgersi al proprio operatore sanitario di fiducia. La gestione di complicanze, infatti, richiede tempo e, a volte, rende necessario l’utilizzo di altri accessori.
È bene, inoltre, prestare attenzione all’alimentazione. Questo non significa rinunciare ai piaceri della buona tavola, ma ridurre il consumo di alcuni alimenti, quali i formaggi stagionati, i cibi particolarmente grassi o preparati con metodi di cottura elaborati, come la frittura. È bene evitare l’assunzione di alcolici e bevande gassate. Di fondamentale importanza, infine, bere molto, specie in estate, quando si suda di più ed è necessario reintegrare i liquidi.
L’ambulatorio di stomaterapia
Nella strada verso la riabilitazione è fondamentale che il paziente possa contare sul supporto dell’ambulatorio di stomaterapia. È bene che sappia in ogni momento di potersi rivolgere al proprio stomaterapista, il cui compito fondamentale è guidare la persona alla conquista dell’autonomia. Laddove il paziente non sia nelle condizioni di provvedere autonomamente alla gestione dello stoma, il professionista sanitario ha il dovere di istruire la persona che si prende cura di lui (il cosiddetto “caregiver”).
L’intervento che porta al confezionamento di una stomia è di per sé un evento traumatico, che ha un notevole impatto sul benessere psico-fisico della persona. Presso l’ambulatorio di stomaterapia il paziente viene accompagnato in tutta la strada verso la riabilitazione, rassicurato nei momenti di difficoltà e preparato ai cambiamenti che intercorreranno nella sua vita.
All’ambulatorio di urologia dell’Istituto Nazionale dei Tumori Pascale di Napoli vengono registrati più di 3200 accessi. È considerato come centro di riferimento urologico sia in Campania che fuori Regione. Il Capo Dipartimento del centro è il Dottor Sisto Perdonà; il coordinatore è il Dottor Umberto Bellocchio.
Per contattare il Coordinatore Umberto Bellocchio
Telefono: 08117770670
Cellulare: 3392266162
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