Stomia e alimentazione
Di Domenica Valentina Scordo, stomaterapista della Chirurgia Generale dell’Ospedale Garibaldi Nesima (di Catania)
Mangiare è uno dei quattro bisogni primari della vita. Non si può pensare, amare e dormire bene se non si è mangiato bene, in quanto il cibo è la base del vero benessere che coinvolge ogni momento della nostra vita e di cui il piacere della tavola è parte fondamentale. In tanti anni mi sono accorta che l'alimentazione è una fonte di preoccupazione per le persone stomizzate, che li porta a domandare quali siano i cibi consigliati, quelli da limitare e quelli da evitare.
In tal senso mi ritrovo sempre a dare delle specifiche indicazioni alimentari con lo scopo di raggiungere e/o mantenere un buono stato di salute. Ecco i consigli generali che offro ai pazienti stomizzati che si rivolgono a me:
- Modificare le proprie abitudini alimentari
- Orari regolari con pasti piccoli e frequenti
- Controllare l'aumento o la diminuzione del peso
- Bere abbondantemente lontani dai pasti, liquidi non ghiacciati, non troppo caldi e non gasati
- Preferire grassi vegetali e crudi
- Evitare bevande e alimenti che favoriscono la produzione di gas e cattivi odori: cavoli, broccoli, cipolla, spezie, aglio latte, latticini, birra, etc. etc.
- Condurre una vita tranquilla
- Fare una modica attività sportiva, quale camminare.
L’importanza di un’alimentazione equilibrata
La riabilitazione alimentare ha tre obiettivi:
- Correzione della stipsi, della diarrea e del meteorismo
- Supporto all'irrigazione
- Migliorare l'apporto nutritivo.
Per i pazienti che vivono con una ileostomia o con una colostomia situata a destra, consiglio sempre di:
- Consumare frutta senza buccia, spremute e verdura ben centrifugata.
- Evitare alimenti integrali, fritte secca e legumi
- Preferire grassi vegetali e non fritti
- Evitare e/o limitare il consumo di formaggi, uova, carni e pesci grassi
- Evitare spinaci, peperoni, uva e cioccolato
- Bere tanto 1,5-2 litri di liquidi al giorno per reintegrare le perdite di elettrolitiche, limitando il consumo di vino e caffè, poiché accelerano il transito intestinale.
- Consumare la cena entro le ore 19,30 per evitare deiezioni notturne.
- Consumare dolci semplici a basa di riso, ciambella, biscotti secchi
Ai pazienti che vivono con una con colostomia sinistra consiglio sempre di prestare attenzione a:
- Controllare la formazione di gas, rumori e odori sgradevoli evitando alimenti particolarmente fermentanti o aromatici.
- Cambiare regolarmente la sacca.
- Regolare la consistenza delle feci con l'idratazione e le fibre.
In caso di stitichezza:
- Aumentare l'assunzione di liquidi
- Aumentare l'apporto di frutta e fibre
- Non assumere lassativi.
In caso di diarrea, invece, consiglio di:
- Diminuire l’assunzione di fibre, frutta e verdura e preferire centrifugati o spremute ben filtrate
- Evitare latte e formaggi freschi e grassi.
Infine, ai pazienti urostomizzati consiglio sempre di:
- Bere tanto in modo da diluire le urine
- Acidificare le urine attraverso il consumo di alimenti acidificanti come carne, pesce, uova, prugne, etc. per evitare la formazione di muco e di incrostazioni attorno la stomia
- Limitare l’assunzione di latte, frutta fresca, frutta secca e verdura.
- Evitare cipolla, aglio, cavolfiore, spezie poiché conferiscono alle urine odori sgradevoli.
I pazienti in genere sono dei soggetti molto fragili che ad un certo punto della loro vita si trovano ad attraversare momenti molto bui; è solo grazie al nostro supporto, un sorriso, una parola di conforto che possiamo aiutarli a superare tale momento.
A questo gruppo appartengono anche le persone stomizzate che, a causa del cambiamento della propria immagine corporea, si trovano ad affrontare un momento alquanto difficile della loro vita dove tutto sembra insormontabile: vita sociale, lavoro, alimentazione, vita sessuale, etc. etc.
In tutti questi anni della mia professione ho capito che è necessario offrir loro un supporto morale fisico e psichico per affrontare tutto ciò. Da questo ho dedotto che, come diceva Madre Teresa di Calcutta: “Non tutti possiamo fare grandi cose, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”.
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