Stomia e sessualità: parla Angelo Pietrafesa, stomaterapista
Il ritorno alla vita sessuale fa parte a tutti gli effetti della riabilitazione della persona stomizzata. È importante non rinunciarci, anche quando l'intervento, come a volte succede, ha creato qualche difficoltà alle normali funzioni fisiologiche.
Per quanto il tema della sessualità possa risultare difficile per chi ha affrontato l’intervento per il confezionamento di una stomia, è altrettanto vero che il rapporto di coppia, l'intimità con il proprio partner sono parte integrante del percorso di riabilitazione.
All'interno della sfera sessuale riveste certamente molta importanza la percezione della propria immagine corporea: è intuitivo il fatto che un'alterazione dello schema corporeo comporti un conflitto interiore fra l’immagine originale che la persona ha di sé e l'immagine modificata.
Le maggiori difficoltà dopo un intervento possono essere a seguito di cause organiche o psicologiche, o entrambe. La causa organica più frequente è la disfunzione sessuale, che è legata alle possibili lesioni del sistema simpatico e parasimpatico. Il sistema simpatico nell’uomo ha un ruolo fondamentale nell’eiaculazione, mentre nella donna porta alla contrazione della piattaforma orgasmica.
È fondamentale informare il paziente sulle possibili conseguenze dell’intervento, cercando di tranquillizzarlo ed evitando di metterlo in allarme. Laddove il rischio di conseguenze organiche sia attestato clinicamente, è bene indirizzarlo a figure professionali qualificate quali il sessuologo, il ginecologo, l'urologo – andrologo, il chirurgo vascolare.
È utile che sia anche informata sulle possibilità terapeutiche che saranno prescritte dallo specialista quali:– psicoterapia– farmaci tipo sildenafil, tadalafil - terapia medica intracavernosa o intrauretrale– impianto di protesi peniene. Il problema della disfunzione sessuale nel paziente stomizzato non è più una vergogna da nascondere, ma un aspetto da considerare e trattare in base alle condizioni cliniche della persona.
Spesso i pazienti mi chiedono: “Posso avere avere una vita sessuale attiva?”. La risposta è sì. Bisogna avere fiducia in sé stessi, non bisogna avere paura del dolore, o provare imbarazzo per una eventuale difficoltà nei movimenti. Non bisogna rinunciare ad avere una vita di coppia.
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