Stomia e vita di coppia: intimità e sessualità
Vivere con la stomia non vuol dire rinunciare alla vita di coppia: ce ne parla Simona Vergnanini, stomaterapista dell’Ospedale di Carpi (MO)
L’intervento ha cambiato il tuo corpo e può darsi che non ti sei ancora abituato a questo cambiamento. Questo potrebbe essere vero anche per il tuo partner. La stomia non deve influenzare la tua intimità o le tue relazioni sentimentali: basta prendere qualche accorgimento in più per riprendere una vita di coppia appagante.
Certo è che l’intervento chirurgico in sé modifica sostanzialmente la vita della persona che si trova ad avere a che fare con un’immagine corporea modificata e con un nuovo organo. I cambiamenti del corpo possono far provare sentimenti di sconforto e di abbattimento che vanno al di là degli effetti fisici provocati realmente dall’intervento.
In questo senso, la sessualità assume per le persone stomizzate un significato particolare: tornare alla vita intima significa riavere la propria vita e sentirsi vivi. La maggior parte delle persone, dopo aver affrontato la diagnosi di tumore e l’intervento non si sentono più le stesse: la visione della vita, dei rapporti interpersonali, del lavoro e della famiglia cambiano totalmente. Lo stesso rapporto di coppia viene messo a dura prova e la malattia costringe ad attingere tutta la forza che in esso si trova.
Molte persone stomizzate, pur desiderando di tornare ad avere rapporti sessuali, si chiudono in sé stesse e non lasciano trapelare al partner questo desiderio. Molto importante, infatti è il ruolo del partner, poiché tanto dipende dal suo desiderio di mettersi in gioco dimostrando al marito o alla moglie che ha dovuto affrontare un intervento delicato, l’accettazione incondizionata e amorevole della nuova condizione. Tanti stomizzati, invece, riprendono l’attività sessuale e comunicano apertamente con il partner affinché gli eventuali problemi si risolvano.
A seconda del tipo di stomia definitiva e del sesso della persona, si possono avere diversi effetti collaterali: per l’uomo sia colostomizzato, sia ileostomizzato è possibile riscontrare un deficit della funzione erettile e della funzione eiaculatoria; per la donna sia colostomizzata, sia ileostomizzata si possono incontrare difficoltà relative al processo di lubrificazione vaginale, mentre di solito le capacità di eccitazione e di orgasmo sono conservate.
Non esiste una soluzione unica per tutti i problemi, ma sicuramente le coppie che hanno un buon dialogo e una buona capacità di ascolto dell’altro possono avere spunti più ampi di giochi, fantasie e momenti di scambio. La persona stomizzata che torna ad avere una vita sessuale accusa la perdita del controllo del proprio corpo, sente una parte nuova con cui fare i conti e avverte l’ansia, soprattutto nei primi rapporti dopo l’intervento.
Non è tanto la presenza dell’ansia ad essere dannosa, quanto la sua intensità, che può opprimere al punto di soffocare le sensazioni piacevoli e portare l’uomo ad auto-osservarsi e quasi a sdoppiarsi giudicandosi in modo inflessibile rispetto alla capacità di soddisfare la compagna. Di qui si comprende come il senso di identità maschile vacilli e come sia necessario tutto un lavoro di ristrutturazione della totalità della persona e del suo valore indipendentemente dalla prestazione.
Anche la donna stomizzata prova ansia, ma per fortuna nel suo caso gli effetti sono meno evidenti, anche se l’immagine e la seduttività femminile vengono compromesse. La femminilità va riplasmata su attributi diversi dalla presenza o meno di una sacca o di una cicatrice. Tutte queste persone che si riavvicinano alla sessualità possono chiedere spiegazioni e chiarimenti rispetto ai loro dubbi allo stomaterapista, che darà risposte competenti e farà gli opportuni invii all’andrologo, al ginecologo e al sessuologo, i quali accompagneranno le persone verso una nuova sessualità che potrà includere l’uso di farmaci per l’erezione e per la lubrificazione, ma sarà, soprattutto, fatta di un nuovo modo di stare insieme.
Come Cenerentola, quando calza la scarpetta di cristallo si avvia ad una nuova vita, così la coppia con la persona stomizzata si costruisce una nuova sessualità, che non significa meno intensa o appagante, ma con risvolti e orizzonti diversi e più ampi, fatti anche di sfioramenti, di carezze e di baci che forse sono il mezzo relazionale più potente per comunicare la più assoluta accettazione dell’altro.
Se nel primo periodo postoperatorio, generalmente, il paziente ricerca spasmodicamente il ritorno alla normalità, successivamente diventa importante fare il passo successivo e, nella sessualità, non si parla più di normalità, bensì di flessibilità dell’essere e dello stare insieme. Nel sesso non bastano l’erezione e la lubrificazione, la passione e il desiderio, ma si ha bisogno di sentirsi amati ed accettati, senza la paura di essere abbandonati per potere abbandonarci al piacere.
Non dipende solo da chi fa l’amore con noi, ma soprattutto da noi stessi: abbiamo bisogno di amarci e di rispettarci per come siamo. Consigli utili per lasciarsi andare, in tutti i sensi:
· Assicurarsi che la sacca sia pulita e vuota
· Usare sacche più piccole nei momenti intimi.
· I colostomizzati possono eseguire l’irrigazione utile anche per i ridurre i rumori
· Arrotolare la sacca e fissare la parte inferiore con un pezzo di cerotto.
· Coprire la sacca con un’apposita fascia
· Usare biancheria intima elegante che nasconde la sacca
Contatta la stomaterapista Simona Vergnanini
Responsabile Ambulatorio Stomaterapia Area Nord
Specialist Vulnologia e Stomaterapia
Distribuzione Diretta Materiale per Stomia e Incontinenza Urinaria
Carpi (MO) Via Molinari,2
Tel. 059/659473
E-mail: s.vergnanini@ausl.mo.it
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