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Mi chiamo Claudio, sono nato il 24 novembre del 1944 e sono un manager in pensione. Ho amato e amo ancora il mio lavoro: due volte a settimana, infatti, collaboro ancora con l’Azienda nella quale ho prestato servizio per 50 anni. Sono sposato, ho due figli e due nipoti, e una grande passione: la bici. Vado in bicicletta 3 volte la settimana: percorro tra i 7000 e gli 8000 chilometri all’anno. La mia storia ha inizio nel 2009, quando mi è stato diagnosticato un tumore al colon retto. Ho affrontato due interventi, nel 2009 e nel 2015: a seguito di quest’ultima operazione, mi è stata confezionata una colostomia.
Sulla strada verso la riabilitazione ho incontrato la stomaterapista Caterina Tondi dell’Ospedale Maggiore di Parma: una persona davvero gentilissima alla quale mi rivolgo ancora oggi in caso di necessità, anche solo per un supporto psicologico, che spesso è sottovalutato, ma che è davvero importante.
A chi vive la mia stessa esperienza, dico che purtroppo è una condizione nella quale ci siamo trovati, ma non dobbiamo rinunciare alle nostre attività e passioni: chiudersi in sé o piangersi addosso non serve a niente. Bisogna trovare la propria routine per gestire la stomia: personalmente pratico l’irrigazione e adopero un sistema monopezzo e il rimuovi adesivo.
Devo dire che non ho mai avuto difficoltà nell’effettuare le pratiche per ottenere i dispositivi dal Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre, so che nel caso avessi bisogno di maggior informazioni su come tutelare i miei diritti posso rivolgermi con fiducia al Servizio me+ di Convatec, di cui apprezzo, soprattutto l’attenzione e la sollecitudine nel rispondere alle esigenze di noi persone stomizzate.